Grecia, Santorini

Il mondo si divide generalmente in due tipi di viaggiatori: 
- chi si vive bene la vita e prenota tutto all'ultimo accontentandosi di quello che viene 
- e chi passa più tempo a programmare la vacanza da casa negli otto mesi precedenti che in panciolle in ferie 
Io, dopo aver speso le mancette della nonna in milioni di guide cartacee, supplicato tutti i parenti per un misero anticipo e spulciato in ogni sito, blog, post del web per scoprire qualche posticino speciale, ho appurato di essere una di questi ultimi.
Finalmente però, dopo un'estate passata a fantasticare sulle immagini di Instagram e di Tripadvisor, ho messo in valigia qualche vestito e tutto il mio entusiasmo e sono partita per la perla dell'Egeo: ecco a voi tutto il meglio di Santorini.


Per chi non ne sa proprio niente, Santorini è l'unica isola greca che poggia su un antichissimo vulcano, lo stesso che provocò la leggendaria eruzione legata al mito di Atlantide. E' la più meridionale dell'arcipelago della Cicladi, ma è assolutamente unica nel suo genere: sulla cima dei rilievi dell'isola spicca il bianco accecante di borghi che nascono dalla roccia. Sentieri, scalini, strette viuzze e una teleferica vi si arrampicano arditamente.

La prima cosa a cui prestare attenzione è il volo: il viaggio che porta a Santorini può essere molto caro tanto da prendere gran parte del vostro budget per la vacanza. Tutti gli aerei per l'isola atterrano nell'aereoporto di Monòlithos ma, partendo da Milano ad esempio, ci sono diverse compagnie disponibili, dalle più alle meno adatte alle esigenze delle vostre tasche:

Da MILANO ORIO AL SERIO - THIRA

- Blue Express / Blue Panorama

Da MILANO MALPENSA - THIRA

- Meridiana
- Easy Jet

Da MILANO LINATE - THIRA

- Meridiana
- Alitalia

Tra questi, il volo più costoso è certamente quello di Alitalia, gli altri si aggirano sulla stessa fascia di prezzo; eccezion fatta per la Blue Express: questa compagnia aerea ha delle offerte molto competitive (io ho pagato, per andata e ritorno di due persone, poco meno di 205€ per settembre) e risulta senza ombra di dubbio la più economica tra quelle presentate.
Avendo prenotato ovviamente per il prezzo vertiginosamente basso, ho chiuso un occhio sui commenti della maggior parte dei viaggiatori di questa linea che si lamentavano per i bagni sporchi, i sedili davvero troppo vicini e l'equipaggiamento fatiscente. 
State tranquilli, è tutto esattamente così, ma il viaggio dura quanto un pisolino, quindi non avrete tempo per accorgervene.

ATTENZIONE: ho notato che al ritorno da Santorini la compagnia effettua dei controlli molto fiscali. Prima di partire assicuratevi di avere tutte le valigie in regola.

Per il tragitto dall'aereoporto al centro di Thira abbiamo pensato di usare il taxi: gran brutta idea. Qui sono davvero molto cari: per meno di cinque minuti di viaggio (davvero molto meno di cinque!) ci hanno chiesto 20€ ceh a quanto pare è la tariffa standar, quindi se potete cercate un modo migliore per buttare i vostri soldi.
Per quanto riguarda l'alloggio, io personalmente ho trovato il capoluogo dell'isola un buon compromesso: il centro offre alberghi di lusso più o meno sfrenato e sempre vicini ai ristoranti e pub, mentre le sue periferie sono luoghi decisamente più tranquilli ma non meno pittoreschi. Noi siamo finiti in un posto grazioso: Eva's House affitta poche stanzine caratteristiche, tutte con un piccolo balconcino, a cinque minuti a piedi dal centro di Thira. La proprietaria poi è un amore, farà di tutto per mettervi a vostro agio.

I giorno: THIRA E FIROSTEFANI

Premetto che l'aereo è atterrato nel primo pomeriggio quindi, tra una cosa e l'altra, dopo l'arrivo in hotel era rimasto ben poco della giornata. Abbiamo così deciso di fare tappa nelle due città più vicine. Thira è il capoluogo di Santorini e, assieme a Oia, è una delle città più visitate dell'isola. Il centro è un borgo brulicante e rumoroso invaso ogni mattina da una marea crescente di turisti. La via panoramica che costeggia la caldera si snoda tra case, alberghi e negozi di ogni tipo; il tutto è un po' labirintico a primo impatto (e in salita!!) ma poi, essendo un centro piccolo, orientarsi risulterà piuttosto semplice. A ora di cena abbiamo dato un'occhiata in giro per capire dove mangiare: vi accorgerete del fatto che tutti i ristoranti in cui vi imbatterete vi chiederanno cifre piuttosto alte per piatti o portate di menù turistici. Purtroppo questo è il prezzo da pagare se ci si vuole affacciare su un mare che, al calar del sole, vi lascerà mozzafiato. 

Lo ammetto, alla fine abbiamo ceduto anche noi: abbiamo assecondato l'atmosfera e ci siamo finti dei romanticoni. Per cena abbiamo ordinato una tipica moussaka - pasticcio di carne d'agnello, melanzane e  formaggio - e ci siamo goduti il primo indimenticabile tramonto di Santorini sul balconcino del locale Aktaion, in cui ci si imbatte salendo verso Firostefani. È questa piccola frazione a essere la nostra seconda destinazione e il punto più panoramico di Thira. Ci si arriva (in 10-15 minuti) proseguendo per la strada che da Thira costeggia il mare, inerpicandosi per le varie salitine.

 II giorno: KAMARI E OIA

Devo aver letto da qualche parte che chi vede per la prima volta l'Egeo dall'isola di Santorini se ne innamora a tal punto da volerci tornare a tutti i costi appena possibile. In un certo senso da subito è stato effettivamente così: mentre con lo sguardo osservavamo il sole rosso che tramontava nel mare calmo, ecco che decidevamo di passare in spiaggia quanto più tempo possibile. Non sono una grande amante del mare, in effetti ho paura dei pesci, della sabbia, di un po' di tutto, ma le acque di Santorini mi sono piaciute molto. Dicono spesso che il mare dell'isola non sia comparabile per bellezza con quello di altre isole greche, ma io trovo che non sia affatto così. Le spiagge meno frequentate riservano paesaggi mozziafiato e le acque sono cristalline.

Abbiamo pensato di iniziare con un grande classico: informandovi un po' da qualche parte leggerete sicuramente che quella di Kamari è la spiaggia più rinomata dell'isola. Qui i lettini generalmente sono molto più spaziosi e più comodi di quelli a cui siamo abituati (per l'intera giornata chiedono dai 10 ai 15 €, dipende se si sceglie il fronte mare) e al posto della sabbia ci sono piccoli e grandi ciottoli che rendono l'acqua tersa e limpidissima. Insomma, alla fine la testa sott'acqua ce l'ho messa davvero. I ristoranti di Kamari però non sono riusciti a convincerci granchè: i prezzi erano nella media, però le portate che uscivano erano tristi e la location era più sul gusto Rimini-Riccione che su quello tipico greco. Verso il tardo pomeriggio e con una fame da lupi, abbiamo deciso di metterci in viaggio per Thira e di pranzare qui. Il lato positivo dell'isola è infatti che tutti i locali tengono la cucina aperta dalle 12/13 alle 24 quindi non si ha mai troppa difficoltà a trovare qualcosa da mettere sotto i denti. Devo dire che siamo rimasti piacevolmente sorpresi da Pavea Tavern: l'entrata è un po' nascosta e non proprio semplice da notare anche se è in pieno centro, ma il locale offre una piccola terrazzina con una vista sul mare niente male, ottima per gustarsi souvlaki (spiedini di carne e verdure) e tzatziki (una salsa tipica a base di yogurt, cetrioli e aglio) in tranquillità.
Dopo una doccia ci siamo fatti carini e siamo saltati sul quad per esplorare qualche altro angolo dell'isola.
Non ne ho ancora fatto cenno, ma a Santorini i mezzi di trasporto sono sostanzialmente quattro: motorino, quad, auto e bus. Il bus viene a costare 1.80€ a corsa e in ogni cittadina passa all'incirca ogni mezz'ora. Il servizio non è neppure male, ma i mezzi sono sempre troppo pieni, quindi se non si è lesti si rischia di passare il viaggio in piedi.
Con i motorini si sta su i 15/18€ al giorno, con i quad base sostanzialmente sui 23/25€. C'è però da essere prudenti con questi ultimi: i mezzi di trasporto sono gli avanzi industriali di qualche partita uscita male, e le strade sono davvero un disastro. Lo assicuriamo noi, dopo una brutta caduta sulla strada verso Oia.
Anche se l'umore è stato un po' guastato dall'incidente lungo il tragitto, la gita ad Oia merita di essere fatta: è la città che meglio incarna l'idea che chiunque di noi ha di Santorini. Le viuzze sono meno scoscese e più strette, ma è tanto turistica quanto Thira. La via principale infatti è un susseguirsi di boutique di lusso e gioiellieri, e qualsiasi casa dotata di vista è stata trasformata in ristorante o albergo. Inutile dire che i prezzi raggiungono picchi altissimi.


Se poi avete voglia di qualcosa di veramente goloso per cena, come lo avevamo anche noi, andate da Melanio che a mio avviso è la miglior patisserie di Santorini. Forse la troverete un po' cara, ma in compenso potrete anche approfittare del piccolo terrazzino per gustare il tramonto lontano dal caos e in un luogo abbastanza intimo.


III giorno: TREKKING THIRA - OIA E MONOLITHOS




Il percorso a piedi che va da Thira a Oia (12 km) è stata senza ombra di dubbio la parte della vacanza che ho preferito. Davide non deve essere stato dello stesso avviso dato che più volte durante il tragitto mi ha ripetuto che il purgatorio se lo immaginava esattamente così. Effettivamente forse mi sono fatta ingannare dalla previsioni meteo (che davano "solo" 28 gradi in giornata) e dalle recensioni online (che descrivevano il percorso come il più ventilato di tutta Santorini); poi partire alle 10 e arrivare a 12.30 non ha certo aiutato a cercare di far fronte al caldo. Anche in condizioni migliori è comunque necessario calzare scarpe comode, portarsi un cappello, e tanta acqua. Ci sono tratti in pendenza con ciottoli e rocce, quindi molto scivolosi. Per il resto è un percorso tranquillo, solo molto lungo. Le salite sono due (una che parte da una chiesetta bianca dopo Imerovigli) e una poco prima di Oia. Questa ultima però si può tranquillamente evitare salendo sulla groppa di uno sfortunato asinello per 10€. Qui vicino troverete anche un piccolo bar per uno spuntino o per qualche bibita ghiacciata.  
Se la tanta strada vi spaventa, sappiate che il gioco vale assolutamente la candela: la vista della Caldera e dei rilievi circostanti è impagabile e perfetta per scatti indimenticabili.
Arrivati finalmente a Oia, non ce la siamo sentita di tornare subito, quindi ci siamo fermati a pranzo per provare uno dei locali di questa splendida città. 

Siamo entrati da Petros che eravamo accaldati e affamati, e ne siamo usciti sazi e rinfrancati. Dopo aver girovagato in cerca di qualche souvenir ci siamo diretti alla stazione dei bus della città per ritornare a Thira.
Prima di andare a prepararci per la sera non abbiamo resistito al richiamo di un bel bagno rigenerante: eravamo molto indecisi su quale spiaggia vedere, ma alla fine abbiamo scelto quella poco a nord di Kamari, Monolithos. In realtà questa zona non è un granché in quanto a panorama (è infatti davvero troppo vicina alla zona aeroportuale e alle fabbriche) ma è comunque molto consigliata dalle persone del posto per le famiglie.
Se vi capita di passeggiare per le strade di Thira a ora di cena, cogliete l'occasione e assaggiate il miglior gyros pita della città - Lucky's Souvlaki.

IV giorno: AKROTIRI E RED BEACH - WHITE BEACH - BLACK BEACH

Nonostante Davide oggi sembrasse la torcia umana accesa per metà, orecchie escluse - quelle erano viola entrambe - non abbiamo desistito e ci siamo diretti verso la spiaggia più chiacchierata di Santorini, la Red Beach

Questa si trova poco distante da quello che sembra un piccolo villaggio di pescatori che ha il nome di Akrotiri. Il parcheggio è gratuito e vicino alla spiaggia; per arrivare al mare però vi ci vorranno scarpe comode e tanta pazienza. Dovrete infatti muovervi fra continui sali e scendi tra le rocce. 
Visivamente, niente da dire, è davvero uno spettacolo: la spiaggia è circondata da alte scogliere rossastre, frutto dell'attività del vulcano, che contrastano con l'acqua trasparente e azzurrina. Purtroppo è anche una delle mete più turistiche dell'isola e quindi una delle più rovinate. Il turismo invasivo fa si che molti rifiuti vengono lasciati sulla riva e lo spazio per stendere il telo , per di più, non è molto data la grande affluenza. A favore c'è da dire che la Red Beach è al riparo dai venti e per questo, se riuscirete a ignorare il contnuo via vai di barche vicino alla riva, è adattissima allo snorkeling. 
Se odiate la gente e preferite qualcosa di più appartato, ho quello che fa per voi: ogni mezz'ora circa passerà dalla spiaggia una piccola barchetta malconcia che, per 10€, si offrirà di portarvi alle altre due spiagge, la White Beach e la Black Beach, raggiungibili solo via mare. 

La Black Beach è raffinata e tranquilla: dalla sua ha comodi ombrelloni e un lounge bar sulla spiaggia. Quella di cui mi sono veramente innamorata, devo dirlo, è stata la White Beach. Tenete conto che è molto più spartana dell'ultima descritta (le sdraio sono quel che sono ed è piuttosto piccola) ma la sabbia chiara e i ciottoli bianchissimi la rendono così caratteristica da essere indimenticabile.
A pranzo lasciatevi tentare dalle taverne in paese che offrono pesce appena pescato: una che ha un'ottimo rapporto qualità/prezzo è Melina's Tavern.

V giorno: PALEA KAMENI E NEA KAMENI



In questi giorni passati a Santorini devo dire che non ci è stato difficile notare che moltissime agenzie organizzano giri alla scoperta degli isolotti della caldera. Il prezzo è quasi standard: 15€ per la sola visita al vulcano (2 ore), 20€ per la visita al vulcano e agli hot springs (4 ore), 28/30€ per l'uscita che, in più ha tutto quello che è stato finora detto, include l'isola di Thirassia e un ritorno a Oia. La partenza è al porto di Thira, raggiungibile con la teleferica (6€ a passeggero per la sola andata), sulla schiena di un povero mulo (sempre 6€) o a piedi partendo dal centro, impiegando circa 20 minuti.



Avendo scelto la gita al vulcano e agli hot springs, ci siamo fatti trovare al porto poco prima delle 11. Saliti su questa barca caratteristica, Davide si è seduto sperando di scamparsi il mare grosso, cosa che ovviamente non è stata. Per fortuna stava ancora abbastanza bene quando siamo arrivati a Paléa Kaméni, quindi si è potuto lanciare dalla barca per arrivare fino alla riva, con l'acqua molto calda e tutta colorata di uno strano arancione. Direi che è impossibile per chi non sa bene nuotare effettuare questa escursione: la barca della compagnia lascia infatti i passeggeri quasi in mare aperto. C'è quindi da fare un pezzo di percorso a nuoto, che può risultare difficile controcorrente.

Successivamente abbiamo cambiato rotta, e ci siamo diretti a Néa Kaméni, il grande isolotto emerso dalle acque nel 1573. Qui l'imbarcazione ha ormeggiato al porto e ci ha lasciato sul piccolo vulcano. Il percorso per arrivare al cratere non è difficile, anche se richiede di camminare tra le rocce e per questo è sempre meglio quindi vestire scarpe comode, portare un cappello e avere a portata una bottiglietta d'acqua. Nonostante sia molto colpito dai venti è comunque un posto davvero molto assolato.

Mentre al ritorno Davide cercava in tutti i modi di placare la nausea, io mi perdevo in alcune considerazioni sulla gita. Devo dire che a me questa giornata non è piaciuta particolarmente: i posti visitati erano incantevoli, e l'esperienza è stata unica, ma il poco tempo effettivamente concesso dalla compagnia per visitare i siti (si perde molto con il viaggio) non mi ha fatto assaporare fino in fondo la piccola avventura che avevamo vissuto in giornata.

A cena ci siamo consolati e abbiamo assecondato la nostra voglia di asiatico: siamo finiti in un locale molto piccolo, proprio in centro a Thira, ma decisamente alla moda. Bao Concept assicura porzioni abbondati e ottima qualità. 

VI giorno: PERISSA

Il fatto che fosse già l'ultimo giorno di vacanza ci intristiva abbastanza, ma abbiamo trovato un buon modo per godercelo comunque. La meta prefissata è stata Perissa che, da quanto ho sentito, non è sempre apprezzatissima dai visitatori di Santorini. E' infatti una zona molto turistica: vicino a una spiaggia di sabbia nera che si estende per oltre 3 km si susseguono bar e locali senza sosta, ideali per gli amanti della baldoria continua. Questa zona non sembra avere secondo le guide altre particolari attrattive. Si dimentica che però è anche particolarmente famosa per gli sport acquatici e le attività subacque, ed è stato proprio questo ad attirarci fino a qui. 

Dopo aver depositato le nostre cose all'ombrellone del Lava Market (sempre 15€ fronte mare e 10€ per le sdraio più indietro) Davide si è messo a pisolare come suo solito, e io sono andata a curiosare in giro. Sono tornata poco dopo con una maschera da snorkeling a nolo e per tutto il resto della giornata mi sono messa a esplorare la zona: il mare in certi punti è pieno di scogli e spesso sorprende con anfratti e scorci inaspettati. Ho passato a curiosare sott'acqua tutto il resto della giornata, affascinata.
A pranzo siamo andati nel locale più particolare della zona, il Tranquilo. L'atmosfera è rilassatissima (i camerieri son ragazzi molto alla mano), i cocktail sono deliziosi e le insalatone gigantesche. So che è un locale conosciutissimo in tutta l'isola anche per i suoi eventi notturni, noi però non ci siamo trattenuti oltre. Prima di cena siamo tornati a malincuore in hotel per preparare le valigie.
 
Sperando che questa piccola guida vi abbia aiutato a farvi un'idea di tutto ciò che Santorini ha da offrire, saluto voi e questa splendida isola. E se decideste di partire... bon vojage!



 

Milano Bergamo Orio al Serio - Santorini (Thira) - http://www.santorinigrecia.org/voli-santorini/#Voli_da_Milano

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